Il cordoglio del Papa per la morte del cardinale nicaraguense Obando Bravo
Un pastore che, negli anni e con generosa fedeltà , ha speso la sua vita al servizio di Dio e della Chiesa. Così Papa Francesco in un telegramma di cordoglio per la morte del cardinale nicaraguense Miguel Obando Bravo, arcivescovo emerito di Managua, indirizzato all’attuale arcivescovo della stessa arcidiocesi, il cardinale Leopoldo José Brenes Solórzano. Il Papa prega per la sua anima, perché il Signore gli consegni la corona di gloria che non marcisce. Il cardinale Obando Bravo si è spento ieri in Nicaragua: aveva 92 anni.
Padre della pace e della riconciliazione
Per il suo impegno per la fine della guerra civile che ha sconvolto il Paese centroamericano dal 1961, il porporato era stato dichiarato nel 2016 dall’Assemblea nazionale “Padre della pace e della riconciliazione”. Il cardinale si è distinto per la difesa dei diritti umani sia nell’epoca della dittatura di destra di Somoza sia durante il regime di sinistra sandinista. Numerose Organizzazioni internazionali gli hanno conferito prestigiosi riconoscimenti per la sua ininterrotta opera pastorale e umanitaria.
Un salesiano plurilaureato
Nato a La Libertad (Chontales), nell’attuale diocesi di Juigalpa, il 2 febbraio 1926, frequenta i corsi del Collegio salesiano di Granada, ottenendo il baccellierato in latino e greco a San Salvador. Nella stessa città si laurea in Matematica, Fisica e Filosofia. Dopo l'ingresso nella Congregazione Salesiana studia Teologia in Guatemala e successivamente Psicologia delle vocazioni in Colombia, in Venezuela e a Roma.
Sacerdote e professore
Ordinato sacerdote il 10 agosto 1958, è professore di Matematica e Fisica nelle Scuole superiori del Nicaragua e di El Salvador; prefetto di disciplina nel Seminario salesiano di San Salvador (1959); rettore dell'Istituto Rinaldi (seminario salesiano); membro del Consiglio provinciale per il Centro-America della Congregazione (1962); delegato per il Centro-America e Panama al XIX Capitolo generale della Congregazione salesiana che si è svolto a Roma nel 1965.
Vescovo attento ai poveri
Nominato da Paolo VI vescovo titolare di Puzia di Bizacena e ausiliare di Matagalpa (Nicaragua) il 18 gennaio 1968, riceve l'ordinazione episcopale il 31 marzo dello stesso anno. Nel periodo trascorso a Matagalpa dedica una particolare attenzione pastorale ai "campesinos" afflitti dalla povertà.
Arcivescovo di Managua e cardinale
Il 16 febbraio 1970 è nominato arcivescovo di Managua, prendendo possesso dell'Arcidiocesi il 4 aprile dello stesso anno. È delegato dei vescovi nicaraguensi all'Assemblea generale del Sinodo del 1971; presidente della Conferenza Episcopale per sei periodi diversi dal 1971 al 1997 e nuovamente dal 1999 al 2005; presidente del Segretariato Episcopale dell'America Centrale e Panama (SEDAC) dal 1976 al 1980; presidente del Dipartimento dei Religiosi del Consiglio Episcopale Latino Americano (CELAM) dal 1981 al 1985. Giovanni Paolo II lo crea cardinale nel Concistoro del 25 maggio 1985, del Titolo di San Giovanni Evangelista a Spinaceto. Dal 1° aprile 2005 era arcivescovo emerito di Managua.
Grazie per aver letto questo articolo. Se vuoi restare aggiornato ti invitiamo a iscriverti alla newsletter cliccando qui