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Donne appartenenti ad un'associazione cattolica Donne appartenenti ad un'associazione cattolica 

Card. Tobin: nella Chiesa più spazio alle donne, così come dice il Papa

Indispensabile una maggiore presenza femminile nella Chiesa: a ricordarlo è l'arcivescovo di Newark, il cardinale statunitense Joseph William Tobin. Senza il contributo della donna, sottolinea, la Chiesa è come un organismo incompleto. E ricorda le parole di Papa Francesco e di Benedetto XVI.

La Chiesa che fa a meno delle donne è una Chiesa povera, un organismo menomato, come una persona che si trascina con le mani legate alla schiena. È con questa immagine che il cardinale Joseph William Tobin sottolinea l’urgenza di un maggiore contributo femminile nella vita e nei processi decisionali della comunità ecclesiale. Da poco più di un anno alla guida dell’arcidiocesi di Newark il porporato redentorista ha affrontato la questione in un’intervista rilasciata ad “America”, la rivista dei gesuiti statunitensi, di cui riferisce l’Osservatore Romano

Occorre una presenza femminile più incisiva nella Chiesa

Nelle sue risposte - riferisce il quotidiano vaticano - il cardinale Tobin richiama l’importanza ma anche l’incompletezza del cammino compiuto dalla donna nella Chiesa negli ultimi decenni. Riconosce soprattutto lo straordinario impulso fornito da Francesco a tutto l’organismo ecclesiale. Quando infatti il Papa parla della necessità di una presenza femminile più incisiva - sottolinea il porporato - è come se stesse dicendo a ciascuno dei suoi confratelli: “Devi assicurarti che i doni delle donne si riflettano nella Chiesa locale che ti è stata affidata”. Un compito che evidentemente necessita ancora di una maggiore consapevolezza. “Ogni presule — ricorda l’arcivescovo di Newark — prima di essere ordinato compie la professione di fede e si dichiara in unione con l’insegnamento della Chiesa, ma riconosce anche la propria responsabilità nel discernere i doni che sono dati alla Chiesa locale.” 

Tre i possibili ruoli delle donne all’interno delle curie

Francesco, tuttavia, non è il primo Papa a parlare dell’importanza dei doni delle donne. Ma di lui il card. Tobin sottolinea alcune scelte concrete come per esempio l’istituzione della Commissione di studio sul diaconato delle donne che ha rappresentato e rappresenta “un segnale di speranza”. Oppure la pubblicazione della Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis che valorizza il ruolo delle donne nella formazione sacerdotale. Il porporato cita poi uno studio condotto dal Center for Applied Research in the Apostolate che individua tre possibili ruoli chiave al femminile all’interno delle curie: cancelliere, sovrintendente delle scuole, direttore finanziario.

Nella Chiesa l’80% della vita religiosa è composto da donne

Benedetto XVI - ricorda poi il porporato – “diceva che una diocesi o una Chiesa particolare che non ha religiosi è impoverita. Ciò non significa che non può funzionare, ma funziona con una o entrambe le braccia legate alla schiena. Ora, si potrebbe dire anche che con quell’esempio stava parlando delle donne, perché le donne rappresentano l’80 per cento della vita religiosa”.

Esiste ancora una diffusa mancanza di rispetto

Certamente cambiare mentalità non è facile – riconosce il card. Tobin -  E una diffusa “mancanza di rispetto” verso le donne è qualcosa che purtroppo si sperimenta da tempo. “Guardando ai Vangeli –osserva ancora - Gesù non accusa le persone di opprimere apertamente i poveri. Ciò che a essi rimprovera è di non accorgersi di loro. E penso che ciò sia vero anche per le donne, che spesso, in particolare al di fuori del Nord America, costituiscono i veri poveri. Il primo peccato è non vederle”. 

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13 gennaio 2018, 13:22