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Cinema. La Madonna di Caravaggio dopo 4 secoli torna virtualmente in Vaticano

Nel nuovo film d'arte Sky "Caravaggio. L'Anima e il Sangue", nei cinema italiani dal 19 al 21 febbraio, per la prima volta dopo quattro secoli la Madonna dei Palafrenieri di Caravaggio torna nella Basilica di San Pietro. In anteprima un estratto del film proiettato in oltre 350 sale

Paolo Ondarza - Città del Vaticano

Ciò che fino ad oggi avremmo solo potuto immaginare attraverso le cronache storiche, “rivive” in “Caravaggio. L’Anima e il Sangue”, il film d’arte prodotto da Sky e Magnitudo Film in collaborazione con Vatican Media, nei cinema italiani il 19, 20 e 21 febbraio. Grazie ad un’operazione senza precedenti infatti sarà possibile ammirare la celebre Madonna dei Palafrenieri di Michelangelo Merisi, custodita presso la Galleria Borghese a Roma, nel luogo a cui era originariamente destinata: l’Altare di san Michele Arcangelo nella Basilica Vaticana, di fianco al Baldacchino del Bernini.

Guarda la Madonna dei Palafrenieri in un'anteprima del film d'arte Sky "Caravaggio. L'Anima e il Sangue"

 

Un lavoro straordinario

La ricollocazione virtuale della grande tela, di quasi tre metri di altezza per due di larghezza, è frutto di un lavoro straordinario, ottenuto tramite la realizzazione di una serie di fotografie a 360 gradi dell’Altare, sul cui modello è stato successivamente applicata in digitale l’immagine del dipinto.

 

Un salto indietro nel tempo

Il risultato è sorprendente ed emozionante. Si è come trasportati indietro nel tempo a quell’8 aprile 1606 quando Caravaggio, “contento e satisfatto”, come egli dichiarò nell’unica dichiarazione scritta di suo pugno che ci sia pervenuta, consegnò l’opera alla committenza dell’Arciconfraternita dei Parafrenieri (o Palafrenieri) di Sant’Anna. La delusione però dovette essere grande per il pittore nell’apprendere che quella sua creazione tanto amata fosse stata rifiutata. Il quadro infatti rimase presso l’Altare di San Michele Arcangelo nella Basilica di San Pietro solo pochi giorni: rimosso rapidamente, sembra, per volere di Scipione Borghese, fu da lui acquistato a buon prezzo e inserito tra le opere della Galleria Borghese dove tuttora si trova.

Un'opera ispirata dalla Genesi

Cosa era accaduto? Tante le ipotesi avanzate dagli storici che ancora pongono questa domanda al centro degli studi. La composizione è ispirata dai versetti della Genesi “E io porrò inimicizia tra te e la donna, tra il suo seme e il seme di lei. Esso ti schiaccerà il capo e tu ferirai il suo calcagno (Gn 3, 15)”: Caravaggio rappresenta la Vergine Maria con Gesù, un bambino non troppo piccolo e completamente nudo, e l’anziana Sant’Anna, impegnati nella lotta contro il serpente, simbolo del male. La luce illumina la Madonna, dipinta con le sembianze di Maddalena Antognetti, descritta in molte cronache come “Lena donna di Michelangelo”, cortigiana e concubina del pittore. Di fianco, emergente dall’oscurità, l’anziana e fragile figura di Sant’Anna.

 

La tecnologia Sky al servizio della storia dell'arte

Quello riguardante la Madonna dei Palafrenieri di Caravaggio non rappresenta il primo esempio di ricollocazione virtuale di un’opera d’arte. Già nel film “Raffaello, il Principe delle Arti”, nel 2017, la tecnologia Sky aveva permesso la ricostruzione della parete d’Altare della Cappella Sistina precedente al Giudizio Universale di Michelangelo.

Ascolta l'audio con l'articolo sulla Madonna dei Palafrenieri di Caravaggio

 

 

 

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17 febbraio 2018, 13:37